La lavorazione del film diretto da Piero Costa è iniziata il 15 aprile 1944 a Montecatini con mezzi tecnici di ripresa provenienti dagli stabilimenti della "Pisorno" (Tirrenia, Pisa) di Giovacchino Forzano. Questi è, almeno nella prima fase, fortemente coinvolto nel progetto a livello produttivo fino a determinare la scelta del regista (Laura-Aeroporto). Contrariamente a quanto riportato da diverse fonti non è il fratello del montatore e sceneggiatore Mario, futuro regista. Il soggetto è in fase di elaborazione già nel gennaio 1944 con il titolo di lavorazione "Aeroporto C.S.2" come testimonia un appunto al ministro Mezzasoma redatto da Giorgio Venturini, Direttore Generale dello Spettacolo (cfr. Venturini G., "Soggetto Aeroporto C.S.2"; altro titolo di lavorazione noto: "Aeroporto Z.3", cfr. Laura 1986). Nell'estate 1944, complice l'avanzamento del fronte dopo la liberazione di Firenze, la produzione si sposta in Veneto, alcune riprese in esterni sono girate presso l'Aeroporto Dal Molin di Vicenza; al Cinevillaggio, invece, vengono realizzate le fasi finali (montaggio, missaggio) e forse alcune riprese (Ghigi 1983), ma di fatto si può ritenere una produzione veneziana. Secondo una dichiarazione rilasciata dall'Ufficio Tecnico dello Spettacolo in data 26 giugno 1945 il film "è stato prodotto con nulla osta germanico" (Freddi, su altri elementi, ossia la data e luogo di produzione quest'ultimo confonde "Aeroporto" con "L'ultimo sogno" diretto da Albani).
La Victoria Film, qui diretta da Gianni Granzotto (Laura-Aeroporto), è affiliata alla SCIA - Società Commerciale Italo-Africana ("Foglio Annunzi legali della Provincia di Roma" n. 82, 13/10/1942) - legata a Mariangela Nuvoletti, già imprenditrice con interessi in Etiopia, donde la ragione sociale, trasferita a Roma alla fine del 1942 per motivi bellici. Il direttore della SCIA è tale Edoardo Costa - non è certo se sia legato a parentela con il regista Piero - e Nuvoletti assume la carica di vice-direttrice. Nuovletti è stata direttrice dell'"Araldo della stampa" e agente dell'OVRA n. 573 denigratrice dell'attore Nerio Bernardi (Marino-Marino). Edoardo Costa nel Dopoguerra diventerà legale rappresentante della rinominata "Vittoria Film".
La collaborazione di Alessandro De Stefani al soggetto e alla sceneggiatura non è accreditata. A questo proposito Marco Ramperti accusa De Stefani di fare il doppio gioco (Ramperti) - come già fu per Forzano dal ruolo di regista - adducendo la volontà da parte di questi di non fare comparire il proprio nome sui titoli di testa di un film di "propaganda" (Laura-Aeroporto). Anche Gianni Vernuccio non è accreditato al montaggio.
A Milano il film è distribuito da Cines-Enic (Corriere della sera).
Prima visione pubblica: 20 febbraio 1945, presso il Cinema Astra, Milano (Corriere della sera). Altre visioni: 4 marzo 1945, Cinema Corso, Torino (La Stampa). Una copia superstite di "Aeroporto" è conservata presso l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino.
Kursaal, Montecatini (Pistoia) / Cinevillaggio, Venezia
Coprod.:
S.A. Pisorno (nella fase iniziale della lavorazione)
Altri Prod.:
Altrove la casa produttrice risulta essere "Vittoria Film" (Ghigi 1983), diretta da Gianni Granzotto (Laura-Aeroporto), ma l'edizione superstite riporta la lezione "Victoria Film" affiliata alla SCIA - Società Commerciale Italo-Africana. E' girato nella fase iniziale presso il Kursaal di Montecatini Terme con mezzi tecnici di ripresa della "S.A. Pisorno Immobiliare" (dato desunto dall'edizione superstite) proprietà di Govacchino Forzano, ma altrove è menzionata erroneamente con la precedente ragione sociale di "Tirrenia Film" (Ghigi 1983: 223). La lavorazione è terminata presso il Cinevillaggio.
Distribuzione: ENIC (desunto dall'edizione superstite).
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