1945

No

ND

Produzione milanese della Stella Film diretta da Carlo Alberto Felice, altrimenti nota perché segna il debutto cinematografico di Vittorio Gassman. Film di confine, rientra in questo elenco per questioni territoriali e storiografiche così come le produzioni romane "La porta del Cielo" e "I dieci comandamenti" (cfr. le rispettive voci ivi). Intitolato inizialmente "Incontro con Laura", il film risulta essere indipendente dalla produzione ufficiale saloina, infatti non fu sovvenzionato dal Ministero della Cultura Popolare RSI (L'inviato; Majano); una forma di contatto è rappresentata dalla presenza del direttore della fotografia Carlo Nebiolo coinvolto in altre produzioni coeve "ufficiali" (cfr. "Fatto di cronaca"; "Ogni giorno è domenica", "Peccatori"). Gli inizi del progetto risalgono all'inverno 1944 (Majano) e si protraggono non senza difficoltà sino al dicembre 1945 quando viene presentato alla commissione di revisione. Il 17 gennaio 1946 la censura approva a condizione che "venga eliminato il colloquio tra il protagonista e Laura nella casa di tolleranza". La pellicola sarà dunque revisionata nuovamente e, considerati i tagli effettuati, i commissari rilasciano il nulla osta il 26 febbraio. Il 4 novembre 1946 la Stella Film chiede di poter mutare il titolo da "Incontro con Laura" a "Infelice incontro"; il nulla osta definitivo viene concesso il 4 marzo 1947 (cfr. "Infelice incontro'', fascicolo di Revisione cinematografica n. 289, Archivio Direzione Generale del Cinema). - "Infelice incontro" non è però stato l'unico progetto cinematografico milanese negli anni 1944-45 legato, per giunta, alla figura di Gassman. Negli stessi mesi emerge un progetto cinematografico ideato da Aldo Rubens ("personaggio poliedrico del mondo dello spettacolo", Laura 1986) con protagonista Gassman, per l'appunto, ma non paiono esserci punti di contatto tra i due processi produttivi. Agli inizi del 1945, Rubens annuncia la costituzione di una società - Giemmegi film-teatro - e un progetto culturale su vasta scala, che include anche la produzione filmica. "Per il cinema annunciava la trasformazione in studi cinematografici della sede della Triennale e un programma di produzione tanto a durata non contingente da mettere sotto contratto per due anni come attore protagonista Vittorio Gassman, che avrebbe esordito con un film dello stesso Aldo Rubens, 'La strada', che non fu mai realizzato [...]. Questo film, tuttavia, dovette essere qualcosa più di un vago progetto perché ne furono annunciati la data di inizio delle riprese, fine febbraio 1945, l‘organizzatore della produzione, Eugenio Fontana, gli sceneggiatori, Luciano Ramo, Giuliana Pozzi lo stesso Rubens, che ne sarebbe stato anche il regista, e infine lo scenografo, Nicola Benois. Gassman [...] fu l’attore di prosa emergente del teatro della RSI" (Laura 1986).